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Come proteggere i pennelli da pittura

Chi ha svolto o sta svolgendo un corso di pittura sa che questo genere di arte, come qualsiasi attività di imbiancatura, richiede un assiduità e una costanza non sottovalutabile in modo particolare per tutti quei dettagli che rendono poi il lavoro più bello e notevole. I pennelli per esempio devono essere sciacquati con cura per eliminare qualsiasi residuo di colore. Se, infatti, il colore si asciugasse sul pennello, quest’ultimo sarebbe ormai inutilizzabile. Ricordiamoci inoltre di farli asciugare con la punta rivolta verso l’alto per preservarne la forma. Se utilizziamo tempera e acquerello il procedimento è estremamente semplice. Viceversa, per i colori ad olio, tutto diventa più complesso.

Invece dell’acqua corrente, dovremmo utilizzare l’acqua ragia e poi acqua e sapone. Qualora ci accorgessimo che la punta dei nostri pennelli fosse diventata rigida, potremmo bagnarli nell’olio di lino per circa trenta minuti. Scegliere la tecnica pittorica più adeguata alle nostre capacità artistiche ed espressive In questo tipo di arte le forme espressive sono molteplici e tutte possono essere “su misura”.

Quale tecnica fa per noi? L’acquarello è la tecnica più divulgata, ma anche alquanto impegnativa da imparare, all’opposto di quanto si possa essere convinti. 

Stiamo parlando di pennellate celeri, delicate, dove la preferenza del colore si accorda tra diversi giochi di colore. Questo tipo di tecnica ha origini molto lontane nel tempo, essere al corrente di un apprezzabile esito positivo al tempo delle mode del Settecento in Francia e in Inghilterra. Gli acquerelli sono rintracciabili in commercio, il più delle volte in tubetti, e vanno stemperati con l’ acqua, senza esagerare per non esporre a rischi il risultato finale che intendevamo raggiungere come ad esempio l’ effetto cromo o l’ effetto nature. L’ effetto della pittura ad acquerello offre una apprezzabile limpidezza. Proprio per questo motivo se determiniamo di pitturare un disegno a matita, controlliamo che i segni siano troppo sottili e leggeri, perché una volta distesa la pittura non sarà più possibile levarla. In questo senso più grande sarà la padronanza della tecnica, più bassa sarà la probabilità di sbagliare.

Avere presente che il colore si essicca molto velocemente, per cui non ne apriamo una quantità che sappiamo non riusciremo ad usufruire. Ciò nonostante il colore seccato può essere adoperato stemperando con un po’ di acqua. La regola fondamentale per iniziare è comunque partire dai colori chiari, in quanto sono facilmente mascherabili in caso di errori. Il colore va disteso scuro sul chiaro mai viceversa. Dai colori primari (giallo, blu e rosso), così chiamati perché non possono essere ottenuti dalla miscela di altri colori, possiamo ottenere tante diverse sfumature.

Essendo, come abbiamo detto, la trasparenza una caratteristica fondamentale dell’acquerello è importante che anche i colori si armonizzano tra loro. Questi colori devono essere stesi in piccole “gocce”, molto diluiti, onde evitare l’effetto di pesantezza e corposità tipico invece della tempera. Questo è uno dei passaggi decisivi per rendere migliore il proprio lavoro e anche l’ uso di colori di qualità può valorizzare ancor di più il capolavoro finale.

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