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CoronaCoin: la criptovalute per speculare sul CoronaVirus

Siamo in piena emergenza CoronaVirus, un’emergenza globale dato che ormai questo virus è uscito dai confini della Cina per raggiungere tutti gli altri paesi del mondo, Italia compresa. L’Italia è anzi in questo momento uno dei paesi in cui si registra il maggior numero dei contagi. Il CoronaVirus è ovviamente un’emergenza di tipo sanitario e come tale deve essere trattata. In questi giorni però un numero sempre maggiore di persone si è reso conto che il CoronaVirus porta con sé anche una vera e propria emergenza economica e finanziaria. Sono molte le attività lavorative che perderanno introiti importanti proprio a causa del diffondersi di questo virus e anche i mercati finanziari a livello globale subiranno non poche conseguenze.

Quando c’è una situazione di crisi di questa tipologia, in molti provano a trarre vantaggio speculando. E questo è senza alcun dubbio il caso della CoronaCoin, una nuova moneta virtuale che nasce proprio per speculare sul CoronaVirus.

CoronaCoin:di cosa si tratta

La nuova criptovaluta è stata lanciata proprio in questi giorni. Il suo fondatore è Alan Johnson che l’ha resa disponibile su una piattaforma registrata nelle Isole britanniche dell’Oceano indiano. Si basa sulla tecnologia blockchain, che permette di tenere traccia di tutte le informazioni sulla diffusione del CoronaVirus in tempo reale

Utilizzando la CoronaCoin è possibile scommettere sulla diffusione del CoronaVirus, sia sul numero dei contagi che sul numero delle vittime. Si basa un sistema di tipo deflazionistico. Sono infatti state realizzate 7,6 miliardi di monete, pari cioè alla popolazione mondiale. Ogni decesso o infezione legati al virus, portano alla cancellazione di un token. Mano a mano che l’epidemia si diffonde quindi il numero delle CoronaCoin disponibili diminuisce, un bene questo che vede quindi aumentare il suo valore con il passare del tempo.

CoronaCoin: un progetto amorale, ma a sfondo benefico

Sono molte le critiche che sono state mosse in queste ore al fondatore della CoronaCoin Alan Johnson, un progetto il suo che è considerato dai più come del tutto immorale. In realtà Alan Johnson ha affermato che la sua non è affatto mera speculazione. Con questo sistema spera di riuscire a diffondere un senso di consapevolezza, così che sia possibile capire quale sia il vero impatto del virus sul mondo e da prepararsi alle conseguenze che questo comporterà. Non solo, Alan Johnson ha anche affermato che il il 20% dei profitti sarà devoluto in beneficenza alla a supporto dell’emergenza sanitaria che il mondo intero sta vivendo.

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