La dosatura Gap-Filler
A seguito di una progressiva elettrificazione di attuatori e motori per trazioni, il thermal management è un argomento che ha ricevuto molto successo ed è uno dei più discussi tra i progettisti.
La dispensazione di paste termoconduttive è presto diventata una scelta obbligata per diversi motivi:
- automatizzare il processo di montaggio,
- dissipare e mantenere sotto controllo la temperatura dei componenti elettronici
- compensare eventuali giochi tra le parti.
Come avviene la dosatura?
Queste paste, in gergo chiamate Gap Filler, possono essere monocomponenti o bicomponenti e sono abitualmente caricate proprio allo scopo di trasmettere efficacemente il calore.
La dosatura dei Gap-Filler tramite le pompe volumetriche PCP o PDP marcate DAV Tech garantisce una deposizione regolabile, ripetibile, pulita e soprattutto precisa. I rotori sono disponibili in carburo o addirittura in ceramica (al posto del classico acciaio inox) al fine di contrastare l’effetto abrasivo.
Quali sono i casi di applicazione?
Diversi sono i casi in cui avviene il dosaggio di paste termoconduttive, ma principalmente l’applicazione ha luogo per l’inglobamento di sensori e sonde di temperatura, per lo smaltimento del calore su schede elettroniche e per la dissipazione della temperatura su pacchi batteria per e-mobility.
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