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Perché la medicina del lavoro è solita richiedere i test antidroga?

L’ambito della droga e dei test tossicologici ha da sempre attirato l’attenzione, soprattutto per quanto riguarda il mondo del lavoro. Negli ultimi anni diverse norme sono state propagate per tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori sul posto di lavoro.

Ovviamente l’unico modo per controllare che tutte le disposizioni vengano rispettate consiste nell’effettuare dei controlli, alcuni organizzati e altri a sorpresa.

Il Ministero della salute si è sempre occupato di questo aspetto non solo attuando dei controlli severi volti ad evidenziare eventuali dipendenze, ma anche attuando vere e proprie campagne di sensibilizzazione atte a contrastare il problema dalla sua origine.

Occupiamoci quindi di tutti quegli aspetti che portano la medicina del lavoro a richiedere l’utilizzo dei test antidroga.

Perché bisogna sottoporsi ai test antidroga sul luogo di lavoro?

La necessità di sottoporsi ai test antidroga medicina del lavoro è disciplinata dal Decreto legislativo 81/08. Questo aspetto può essere riassunto nel decreto di sorveglianza sanitaria, secondo il quale il medico dell’azienda deve verificare lo stato di salute dei lavoratori al fine di rivelare la presenza di dipendenze da sostanze stupefacenti o alcol.

Questo è il motivo per cui i lavoratori devono sottoporsi a questo tipo di esame ogni qualvolta l’azienda ne faccia richiesta.

Quali categorie devono effettuare il test tossicologico?

Di buona norma ogni tipo di lavoratore deve sottoporsi a un test tossicologico ogni qualvolta l’azienda ne richieda.

Esistono delle categorie che però devono essere prese in considerazione in maniera differente poiché, in questo caso, le attività svolte potrebbero ledere sulla sicurezza degli altri.

Parliamo infatti di chi guida e conduce i mezzi di trasporto pubblico e privato, chi lavora nel settore medico infermieristico o assistenziale. Stesso discorso per chi si occupa di istruzione e assistenza ai bambini ed infine chi si ritrova a dover maneggiare prodotti e materiali pericolosi o infiammabili.

Tutte queste categorie verranno sottoposte a più controlli durante l’anno, in modo da avere il completo controllo della situazione e poter lavorare nella sicurezza più totale.

Ad effettuare questo tipo di controllo ci pensa la medicina del lavoro, che si avvale di modalità e operazioni standard che devono essere seguite e rispettate in ogni frangente.

In alcuni casi il medico del lavoro attesta l’idoneità del soggetto preso in causa prima di affidargli una nuova mansione, oppure qualora vi siano dei sospetti sulla salute di quel determinato individuo.

Il ragionevole dubbio è infatti una costante che può essere valida nel caso in cui la ditta voglia effettuare un controllo a campione.

Il monitoraggio può avvenire una tantum senza bisogno di spiegazioni, oppure può essere prescritto laddove si debbano monitorare le condizioni del soggetto in seguito ad un incidente o ad una sospensione.

Cosa fare se si è positivi al test?

Nel caso in cui il test tossicologico rapido rivelasse un esito positivo, la medicina del lavoro è tenuta a informare il capo dell’azienda.

Quasi sicuramente il lavoratore positivo sarà sollevato dal suo incarico, in quanto è molto rara la possibilità di ottenere il certificato di idoneità.

In alcuni casi il datore di lavoro può scegliere di allontanare provvisoriamente il lavoratore dalla sua mansione oppure licenziarlo.

In caso di dubbio verranno prescritti degli accertamenti volti a testimoniare la presenza di dipendenza alle sostanze psicotrope da parte del lavoratore. Sarà sua premura seguire un percorso di riabilitazione e attuare le dovute precauzioni al fine di non perdere il proprio posto di lavoro.

Cosa dobbiamo sapere per quanto riguarda il consumo di sostanze alcoliche?

Ovviamente anche l’alcol è una sostanza che può risultare pericolosa per l’individuo, soprattutto se assunta in quantità esagerata e sul posto di lavoro.

In alcune situazioni infatti, bere troppo può essere controproducente. Basta pensare a quando ci si mette alla guida dopo aver bevuto per capire tutti i pericoli ai quali si finisce per l’esporsi.

Lo stesso discorso può essere fatto in ambito lavorativo, in quanto guidare o lavorare in stato di ebbrezza potrebbe mettere a repentaglio la propria salute e quella di chi ci circonda.

Proprio per questo la medicina del lavoro ha preso le dovute precauzioni anche per quanto riguarda l’abuso di sostanze alcoliche.

A grandi linee è vietata l’assunzione di alcol sul posto di lavoro, a prescindere dalla mansione che si svolge. Anche in questo frangente è possibile ricorrere ai test antidroga progettati per rivelare la presenza di alcol nel sangue.

Il tema dell’alcol è stato sottoposto a diverse variazioni nel corso degli anni e, ad oggi, possiamo dire che questa norma è stata statalizzata in e ad oggi possiamo dire che questa norma è stata statalizzata, in quanto si tratta di situazioni che devono essere esaminate per evitare l’insorgenza di particolari imprevisti.

Ovviamente oggi tipo di lavoro ha delle caratteristiche diverse, ragione per le quali alcuni lavoratori potrebbero essere soggetti ai soli test tossicologici e non a quelli alcolici e viceversa.

Per controllare la dipendenza da alcol si è soliti eseguire quello che viene definito test alcolimetrico, che serve ad individuare in maniera molto semplice e veloce la presenza di alcol nel sangue dell’individuo.

Grazie al test rapido è possibile quantificare il tasso alcolemico nel sangue e determinare la dipendenza della persona verso questo tipo di sostanza.

È possibile effettuare il test con etilometro certificato in strutture apposite oppure acquistare dei kit basilari in farmacia o sul sito di Screenpharma.

Anche qui sarà possibile scegliere fra le più diverse tipologie. Qualora la situazione personale dell’individuo risultasse compromessa, il datore di lavoro potrà sospendere il lavoratore dal proprio operato per il tempo previsto dalla legge.

In caso di dipendenza grave è compito del soggetto incriminato seguire dei percorsi riabilitativi, atti a reinserirlo all’interno della società. Il proprio medico di base e l’azienda stessa possono fornire al soggetto dei mezzi utili per intraprendere questo percorso e ricavarne il massimo profitto.

Ricordiamo che bere troppo comporta dei gravi problemi per la salute dell’uomo, sia dal punto di vista fisico che mentale. Abusare di questa sostanza può comportare gravi patologie come la cirrosi epatica, una delle più grandi malattie in grado di favorire la morte nel 2022.

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