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Quanto consuma uno scaldabagno elettrico?

Vi sono varie tipologie di strumenti appositi per la casa, ed uno tra questi, considerato un “must”, è proprio lo scaldabagno. Ebbene, vi sono differenti tipi di scaldabagno all’interno del mercato, ed è pertanto necessario trovare il proprio scaldabagno elettrico ideale, basandosi su vari fattori.
E’ infatti possibile che uno strumento, per vari fattori, rispetto ad un altro, possa inevitabilmente condurre ad un elevato consumo di energia. Pertanto, bisogna fare chiarezza su tale problematica.

consumi scaldabagno elettrico

Il consumo di uno scaldabagno elettrico.

Se possiedi un normale scaldabagno elettrico, allora è probabile che nelle sue caratteristiche tu possa ritrovare una potenza elettrica di 1000 W. Tale tipologia di scaldabagno inoltre, assorbirà molta energia elettrica durante la sua prima ora di funzionamento, per poi limitarsi ad accendersi in modo da tenere calda l’acqua situata nel serbatoio. Se quindi facessi dei conti sul consumo del tuo scaldabagno, acceso per lo meno sei ore al giorno, allora potresti denotare che tale strumento consuma almeno 1 kWh al giorno. Quando lo scaldabagno converte l’elettricità in calore, inoltre, riesce a farlo con il massimo della sua efficienza. Uno tra i maggiori problemi però, si verifica proprio in quanto l’elettricità è alquanto cara, ed una resistenza elettrica riesce ad assorbirne non poca. In conclusione, è quindi necessario che tu scelga uno scaldabagno elettrico adatto alle tue esigenze, così da evitare inutili sprechi.

Come ridurre i consumi di uno scaldabagno elettrico.

Al fine di ridurre il consumo del tuo scaldabagno elettrico, è necessario che tu utilizzi una copertura termicamente isolante, al fine che quest’ultima eviti di far disperdere quanto meno calore possibile all’esterno, così da mantenere l’acqua calda. E’ inoltre possibile regolare la temperatura del termostato ad un valore più basso: in tal caso però, è consigliato assicurarsi di fare delle prove per constatare se ciò ti sia sufficiente. In caso contrario, potresti optare per l’utilizzo di un timer programmabile a basso costo, in modo da determinare automaticamente sia l’orario di accensione che l’orario di spegnimento dello scaldabagno elettrico.
Infine, uno tra i tanti piccoli trucchi che potranno evitarti di pagare una grossa cifra è proprio quella di utilizzare lo scaldabagno nelle ore in cui l’elettricità costa meno. Ti consiglio quindi di sostituire lo spruzzatore della doccia con un altro a basso consumo, che fornisce ugualmente acqua calda. Infine, ti consiglio di staccare direttamente lo scaldabagno elettrico nel caso tu sappia di non dover stare a casa per un tempo prolungato.

Come calcolare il consumo di acqua calda in una famiglia.

Come già anticipato, è necessario che tu calcoli lo scaldabagno elettrico e la capacità necessaria per le tue necessità. Per un bagno in vasca sono necessari 80 litri, invece, per una doccia ne sono necessari 25 litri.
Quest’ultima è quindi normalmente preferibile a livello di risparmio energetico, soprattutto nel caso in cui vi sia una famiglia. Lo scaldabagno elettrico dovrà quindi essere di dimensioni proporzionate rispetto all’utilizzo che se ne deve fare, ma in compenso si deve tenere conto della distribuzione dell’acqua stessa durante tutto il corso della giornata. E’ quindi necessario creare un equilibrio al fine di risparmiare energeticamente ed in modo efficace. Oltre a ciò, il consumo di acqua calda può essere ridotto tramite l’installazione dei riduttori di flusso in tutti i rubinetti della casa: questi ultimi non solo hanno un basso costo d’acquisto, ma permettono inoltre di limitare i consumi idrici addirittura del 40%.

Come misurare il consumo del tuo scaldabagno elettrico.

E’ possibile per te misurare il consumo del tuo scaldabagno elettrico già tramite un wattmetro, di un costo che si aggira tra i 20 e 25 euro: quest’ultimo serve infatti a misurare i kWh assorbiti nell’arco di tempo in cui sarà collegato ad una presa elettrica, così come lo scaldabagno dovrà essere legato a questo wattmetro. In tal modo, sarà possibile calcolare la spesa se si inserisce il costo a kWh ricavato dalla propria bolletta, dividendo di conseguenza il fatturato di un periodo per il numero di kWh del periodo stesso.
Alcuni problemi possono anche originariamente derivare dalla natura dello scaldabagno, e in particolar modo da qualche problema legato ai meccanismi e al suo funzionamento: per la manutenzione o riparazione del proprio scaldabagno, ci si può rivolgere al team di: https://www.idraulico-roma.me

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